Esiste una fama di qualità superiore a quella dei VIP, delle celebrity e degli influencer. Certo, la fama mainstream porta soldi, status e accesso a circoli esclusivi. Ma ha anche un prezzo altissimo da pagare: zero privacy, zero tranquillità, zero “normalità”. Non puoi neanche andare a prendere il latte al supermercato perché ci sono sempre fan, giornalisti o curiosi col cellulare in mano pronti a fermarti e fotografarti. Ogni frase che pronunci può diventare un titolo di giornale. La fama di nicchia è tutt'altra cosa. È quella che hai quando sei riconosciuto e apprezzato all’interno di un ambito specifico: il tuo settore, la tua industry, la tua rete professionale. Hai qualche migliaio di persone - non follower a caso, ma appassionati, decision maker, lead caldi - che ti ascoltano, si fidano, ti cercano, ti citano e ti consigliano. Sul piano economico, hai clienti che arrivano in inbound e con un singolo video YouTube ben indirizzato o un post su LinkedIn con un caso studio, puoi aggiungere 3.000€ al tuo MRR o vendere un progetto di consulenza da 50k. Magari non verrai invitato da Fazio in TV la domenica sera, ma non dovrai neanche mai mandare un CV in vita tua! Sul piano psicologico, è anche meglio: quando partecipi a eventi B2B nel tuo settore, sei riconosciuto, stimato, cercato. Hai la gente che ti dice “Ti seguo da tempo, finalmente ci conosciamo!”. Poi il giorno dopo spegni il PC, metti i sandali, vai a mangiare in trattoria e nessuno ti ferma. Nessuno ti fotografa. Nessuno sa chi sei! Il 99,9% delle persone non ne ha la MINIMA idea. Ma la cosa ancora migliore è che questo tipo di fama si può progettare. Non ti serve essere scelto da un talent scout o da un algoritmo di massa. Ti basta partire dal tuo lavoro vero, dalle tue competenze, dagli errori che hai fatto e dalle cose che puoi insegnare. Condividi processi, strumenti, successi e fallimenti. Diventi utile per una nicchia di persone e quella nicchia ti fa prosperare.  Dai valore, ricevi valore. Altro che red carpet. 👉 Riccardo